La Fondazione SOStain Sicilia, che riunisce le cantine siciliane impegnate nella sperimentazione di modelli produttivi sostenibili, parteciperà alla 57ª edizione del Vinitaly, la prestigiosa fiera del vino in programma a Verona dal 6 al 9 aprile 2025, con un incontro dal titolo "Sostenibilità: l'isola che c'è".
L'appuntamento è fissato per martedì 8 aprile, dalle ore 15:15 alle 16:00, nell'area istituzionale della Regione siciliana all'interno del Padiglione Sicilia. Durante il convegno, la Fondazione, che oggi conta 44 aziende vitivinicole associate, presenterà i risultati raggiunti e le nuove iniziative già in fase di realizzazione insieme ai partner O-I, Plasticfree, Amorim Cork Italia e Federazione Apicoltori Italiani.
I risultati ottenuti e il riconoscimento internazionale
Durante l'incontro saranno illustrati i traguardi conseguiti dalla Fondazione sia sul fronte delle certificazioni, con 34 produttori che hanno già adottato il protocollo di sostenibilità SOStain, sia in termini di credibilità internazionale. Quest'ultimo aspetto è stato rafforzato grazie all'inserimento, con ottimo rating, nello studio comparativo Intertek sugli standard di sostenibilità nel mondo, promosso dai monopoli scandinavi.
Il protocollo SOStain, sviluppato specificamente per la vitivinicoltura siciliana, abbraccia circa 6.300 ettari di terreni e una produzione di 23,5 milioni di bottiglie. Le aziende certificate si impegnano ad applicare buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano, monitorando e riducendo costantemente il proprio impatto ambientale.
Le nuove iniziative per il futuro
Il convegno sarà anche l'occasione per presentare le nuove iniziative già avviate con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance di sostenibilità delle aziende associate. Tra queste:
- La fase 2 del progetto "Bottiglia 100% Sicilia", che prevede un ulteriore alleggerimento del contenitore in vetro prodotto da O-I specificamente per SOStain, riducendo così l'impronta carbonica legata al peso delle bottiglie e al loro trasporto.
- Il progetto di "Ripopolamento dell'Ape Nera sicula" in collaborazione con la Federazione Apicoltori Italiani, che vedrà le tenute delle cantine certificate diventare ambienti ideali per la salvaguardia di questa specie fondamentale per l'ecosistema siciliano.
- Il progetto di riciclo dei tappi in sughero realizzato in partnership con Amorim Cork Italia, volto a dare nuova vita a questo materiale naturale e rinnovabile.
- Le attività di sensibilizzazione per combattere l'inquinamento da plastica, portate avanti con l'associazione Plasticfree ODV.
Un impegno a 360 gradi per la sostenibilità
SOStain è il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia attraverso l'omonima Fondazione. Le aziende che aderiscono al programma non si limitano a seguire specifiche pratiche sostenibili, ma si sottopongono anche a un rigoroso processo di certificazione.
Oltre a rispettare il protocollo SOStain, le aziende aderenti devono infatti seguire anche il protocollo VIVA del Ministero dell'Ambiente, misurando e monitorando la loro impronta carbonica e idrica, nonché i residui di fitofarmaci nei propri vini. Tutte le misurazioni vengono poi verificate da enti di controllo accreditati per ottenere la certificazione.
I relatori dell'incontro
All'incontro interverranno:
- Giuseppe Bursi, vicepresidente della Fondazione SOStain Sicilia
- Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Sicilia DOC
- Lucrezia Lamastra, coordinatrice del comitato tecnico scientifico di SOStain
- Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani
- Carlos Manuel Veloso dos Santos, AD di Amorim Cork Italia
- Ernesto Ghigna, European wine marketing manager di O-I
A moderare i lavori sarà la giornalista di Cook-Corriere della Sera, Alessandra Dal Monte.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Fondazione SOStain Sicilia all'indirizzo info@fondazionesostainsicilia.it o visitare la sede in Via Aurelio Drago, 38 a Palermo.